La memoria e le mappe mentali

Uno dei metodi più efficaci per migliorare la memoria, o meglio, per organizzarla così da rendere tutti i dati più facilmente archiviabili e successivamente recuperabili, è quello delle mappe mentali. Teorizzate dallo psicologo cognitivista Tony Buzan, sono sostanzialmente delle rappresentazioni grafiche di un pensiero, attraverso cui è più semplice, per il cervello, ricordare un gran numero di informazioni. Importante è non confonderle con le mappe concettuali che rappresentano un metodo eccellente per costruire un discorso ben strutturato ma che non danno un aiuto fattivo allo sviluppo di una memoria veloce e che, quindi, non vengono affrontate durante uno nostro corso tecniche di memoria e lettura veloce.

Le mappe mentali si strutturano per ramificazioni di informazioni poste in gerarchia di importanza e associate così da essere raggruppabili per concetti e, grazie alla faciltà di evocazione di tutti gli elementi inseriti al loro interno, sono di grande ausilio per migliorare e allenare il cervello durante uno dei nostri corsi memoria veloce.

Tecniche mnemoniche: come imparare a memoria senza sforzi

Come memorizzare velocemente un concetto, magari particolarmente articolato, è una domanda che quasi tutti gli studenti si sono posti e alla quale, probabilmente, non hanno mai trovato risposta. La verità è che le tecniche di apprendimento di un concetto o di una serie di concetti correlati sono molteplici e rappresentano tutte le alternative valide che saranno affrontate nel nostro corso di memoria veloce. In questa sede vogliamo proporre alcuni dei molteplici metodi per memorizzare che verranno affrontati durante il corso.

• Tecnica del loci di Cicerone (Palazzo della Memoria). Si tratta di una tecnica attraverso cui i concetti si organizzano per mezzo delle immagini e l’ordine degli stessi attraverso luoghi. In pratica, seguendo un percorso di cui si conosce perfettamente il susseguirsi dei vari posti che si incontrano camminando, si associa ad ognuno di essi un particolare concetto. In questo modo, si può creare un palazzo della memoria in cui concetti e loro ordine gerarchico sono facilmente riportabili alla memoria.
• P.A.V. – Paradosso azione vivido. Con questa tecnica è possibile creare nella propria mente delle immagini paradossali e impossibili che, però, richiamano immediatamente ad una parola o ad un concetto. Per fare un esempio la parola MANTENIMENTO può essere rappresentata con il termine “mantenere” sopra il disegno di un mento. Insensato ma molto efficace.
• Tecnica della spiegazione. E’ molto difficile imparare a memoria senza criterio. Fare in modo che il cervello ricordi l’esatto susseguirsi di ogni singola parole è conplesso senza che il cervello possa esercitare alcun tipo di associazione. Basti pensare a quanto fosse difficile imparare le poesie a scuola, soprattutto quando c’era da memorizzare termini arcaici e licenze poetiche che ci dicevano poco o nulla. Molto più semplice è invece, immaginare di dover spiegare quegli stessi concetti e quelle parole a qualcuno, come se fosse un discorso articolato che noi stiamo facendo.