Psicologia dei colori

Psicologia dei colori

Psicologia dei colori: scopri i segreti della psicologia dei colori nel marketing. Condiziona il comportamento dei tuoi clienti scegliendo ogni volta il colore appropriato

Puoi indurre il tuo pubblico a vedere ciò che vuoi che veda, a sentire ciò che vuoi che provi e a fare ciò che vuoi che faccia. Le tonalità scelte possono anche influenzare l’usabilità e se il contenuto è leggibile o meno. Tutto sta nel conoscere la psicologia dei colori nel marketing.

Per farlo abbiamo deciso di chiedere approfondimenti e chiarimenti sul tema al nostro CEO  Vincenzo Gengaro, nonché esperto di comunicazione e marketing, in quanto riteniamo che l’argomento sia di fondamentale importanza per chi opera nel mondo della grafica pubblicitaria e del design in genere o per chi si sta avvicinando al settore grazie alla possibilità di partecipare a percorsi di formazione professionalizzante (Es. corso di grafica pubblicitaria)

Quando si parla della psicologia colori sono ancora tanti gli utenti che sgranano gli occhi e mostrano perplessità rispetto all’argomento o nella migliore della ipotesi esordiscono con affermazioni del tipo “A cosa ti riferisci quando parli di significato psicologico dei colori?”.

In realtà, “Non sono mica un pittore!” è tra le affermazioni più comuni ma la verità è una: capire come funziona il colore non è solo tema importante per gli artisti che dipingono.

Chiunque nel marketing deve conoscere le basi della teoria del colore perché è ciò che può rafforzare il concetto espresso con le parole ma allo stesso tempo, se usato male, può distruggerle.

Insomma, la psicologia del colore è argomento valido per i professionisti della comunicazione e del marketing.

Detto questo affrontiamo alcuni concetti fondamentali relativi alla teoria di base del colore: colore primario, colore secondario, colore terzario, colori puri, tinte, sfumature e toni.

I colori primari sono 3: il rosso, il giallo e il blu. Sono i tre colori grazie ai quali è possibile creare colori del livello successivo, i colori secondari.

Tale suddivisione non è valida nel per la stampa dove i colori primari sono il Ciano, il Magenta e il Giallo (CMYK).

I colori secondari, invece, sono il viola, il verde e l’arancione e sono il risultato della combinazione dei colori primari. Come puoi vedere dalla foto di seguito, i colori secondari sono quelli tra i colori primari.

  • Rosso + Giallo = Arancione
  • Rosso + Blu = Viola
  • Blu + Giallo = Verde

Infine, abbiamo i colori terzari; quelli che consentono i colori secondari di avanzare di un livello. Sono i colori “a due nomi”, come ad esempio rosso-arancio, rosso-viola, giallo-verde…

Come si ottengono? Aggiungendo più di un colore primario rispetto all’atro creando un vero colore secondario. In conclusione il colore che verrà fuori sarà vicino al colore primario.

colori puri, invece, sono i colori primari, secondari e terzari incontaminati. In pratica colori ai quali non è stato aggiunto né del bianco, né del nero né un terzo colore. Sono colori intensi, luminosi, allegri ed è per questo che l’arredo degli asili nidi così come i produttori di giocattoli per bambini e dell’abbigliamento estivo, ricorrono a questa tipologia.

Psicologia dei colori: i colori puri

Quando ai colori primari, secondari o terzari aggiungiamo del bianco allora andiamo a creare le cosiddette tinte quelle che alcune persone definiscono colori pastello. Si tratta di colori più tenui e più chiari rispetto ai colori primari e possono variare da leggermente più bianche a quasi bianche.

Psicologia dei colori: le tinte

Quando il nero viene aggiunto a un colore puro, crei un’ombra. Questi scuriscono e attenuano la luminosità dei colori puri e vanno da leggermente più scuri a quasi neri.

Psicologia dei colori: le sfumatore

Quando il grigio (risultato del nero + bianco) viene aggiunto ad un colore puro otteniamo il tono. Si sente spesso dire che un colore deve essere “attenuato” il che signufica che è troppo intenso e quindi è necessario abbassare il livello di intensità.

Quindi, a seconda del livello di bianco e di nero aggiunto a un colore questo si attenua più o meno rapidamente.

Psicologia dei colori: i toni

Un ultimo concetto, prima di affrontare il significato di ogni singolo colore e scendere ancora più in profondità nella psicologia dei colori, è il contrasto.

Quando si parla di colori l’uso del contrasto è particolarmente importante ed è ciò che porta con più facilità a scontrarti con i designer. Ma cos’è il contrasto? È ciò che rende il testo o gli oggetti distinguibili dallo sfondo. L’alto contrasto è quando i colori si distinguono facilmente l’uno dall’altro. Il contrasto basso è quando non lo fanno.

Spesso le persone presumono che una differenza di colore sia ciò che crea contrasto, ma non è vero. POtresti avere situazioni in cui due colori, completamenti diversi, non hanno alcun contrasto semplicemente perchè il tono è lo stesso.

Ecco un piccolo trucchetto per comprendere se esiste contrasto: Trasforma i colori in scala di grigi e rivedi il contrasto.

La psicologia dei colori nel marketing.

Come abbiamo visto in questa prima parte, il colore è uno strumento essenziale perché ha un impatto su come pensiamo e su come ci comportiamo. Dirige il nostro sguardo dove guardare, cosa fare e come interpretare qualcosa. Mette un contenuto in risalto e ci aiuta a decidere cosa è importante e cosa no.

Questo è il motivo principale per cui, in qualità di esperti di comunicazione e di marketing, devi comprendere cosa significano i colori per le persone.

ATTENZIONE!!! Seppur dietro a tutto questo ci sono anni di studio, l’impatto psicologico del colore è ancora soggettivo. Non reagiamo tutti allo stesso modo ai colori poiché abbiamo precedenti esperienze che ci hanno potuto condizionare. Tali esperienze sono soggettive. Tuttavia ci sono alcune generalità su come le persone rispondono ad un determinato colore ed è ciò che vedremo.

La psicologia del colore rosso

Il rosso è un colore molto potente e dinamico che riflette i nostri bisogni fisici: mostrare affetto e amore, rappresentare terrore, paura e sopravvivenza. Il rosso è anche un colore molto energizzante che può rappresentare cordialità e forza ma allo stesso modo può essere esigente e mostrare aggressività a seconda del contesto.

Se l’obiettivo è avere una presenza davvero forte e potente o attirare rapidamente l’attenzione di qualcuno, il rosso è il tuo colore.

Ricorda solo di usarlo con parsimonia per evitare le reazioni estremamente negative che può risvegliare facilmente.

La psicologia del colore arancione.

L’arancione è il risultato del rosso miscelato al giallo ed è molto interessante in quanto combina la potenza e l’energia del colore rosso con la cordialità e il divertimento del giallo. È un colore noto per essere il colore della motivazione, dell’attenzione, conferisce un atteggiamento positivo e un generale entusiasmo per la vita
Molto diffuso nella realizzazione di materiale digitali per attività di e-learning e come colore per i pulsanti relativi alle operazioni di acquisto e di conferma dati.

Il colore arancio, inoltre, stimolta il nostro appetito.

La psicologia del colore giallo

Gioia, felicità, allegria e ottimismo sono gli effetti allo stimolo del colore giallo. Ogni volta che hai bisogno i risollevare lo spirito di qualcuno, aumentare la sua fiducia o fornire ispirazione, usa il giallo.

Attenzione!!!  Usa il giallo con parsimonia in quanto rende più critici del solito causando cosi problemi di autostima, paura o ansia. Trova il giusto equilibrio del giallo per motivare piuttosto che abbattere.

Curiosità: Sapevi che il giallo è il primo colore a cui i bambini rispondono? 😉

La psicologia del colore blu

Il colore della fiducia e dell’affidabilità nonchè il colore del relax. Ecco perché è il colore più amato del mondo.

A differenza del rosso, il blu presta una reazione più mentale piuttosto che fisica il che ci consente di calmarci e pensare alla situazione ideale. Se da un lato porta benefici dall’altro è uno degli ultimi colori ad essere visto e di conseguenza è visto come colore freddo e distante soprattutto se usato in grandi quantità

Nel complesso, poiché un colore che induce calma e ispira fiducia è molto apprezzato specialmente nel marketing.

La psicologia del colore viola

Il viola è più comunemente noto per la sua immaginazione e spiritualità. Possiede l’energia e la potenza del rosso, con la stabilità e l’affidabilità del blu, che lo rendono un perfetto equilibrio tra fisico e spirituale. Il viola è spesso usato per mostrare lusso, lealtà, coraggio, mistero e magia.

È un colore molto intrigante in quanto calma, ma offre anche spazio per il mistero e nuove idee. Questo è il motivo per cui la creatività è più spesso associata al colore viola.

Con quest’ultimo colore completiamo la mini guida sulla psicologia dei colori, molto diffusa nel marketing in virtù del potente potere di condizionare gli atteggiamenti di un individuo.

Ricorda: il 65% della popolazione apprende visivamente.

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